DEMOLIZIONE E ROTTAMAZIONE DEI VEICOLI FUORI USO
Gestione dei rifiuti prodotti
Come ogni altro bene di consumo, anche le automobili giungono a fine vita, sia perché non più funzionanti, sia perché si decide di cambiarle con altre nuove. È così che, a un certo punto, i veicoli a motore perdono lo status di “beni” e, prendendo quello di “rifiuti”, devono essere inviati a rottamazione in appositi centri autorizzati.
Tali centri devono essere visti, oramai, come un vero e proprio servizio di pubblica utilità; l’attività che vi si svolge è, infatti, parte integrante e sostanziale di un circuito che vede a monte il settore della produzione, pressato dalla esigenza di ridisegnare veicoli “più riciclabili” e meno inquinanti, ed a valle una produttiva ed ecologica attività di recupero di materiali.
Sul territorio nazionale operano circa 1.500 aziende autorizzate, con oltre 10mila addetti in grado di far fronte ad una richiesta di demolizione media di più di 1,5 milioni di auto l’anno. L’attività di autodemolizione dei veicoli fuori uso deve garantire l’assoluta prevenzione dell’inquinamento ambientale e pertanto deve rispettare le norme vigenti in materia di gestione dei rifiuti, di scarichi idrici e tutela delle acque, di emissioni in atmosfera, di rumore, di igiene e salubrità degli ambienti di lavoro, di sicurezza e prevenzione incendi.
Il testo nasce con lo scopo di costituire un riferimento sulle conoscenze tecniche e normative per la gestione dei rifiuti derivanti dalla demolizione dei veicoli fuori uso, a supporto sia degli operatori coinvolti nel ciclo di gestione che delle Autorità deputate al rilascio delle autorizzazioni ed ai successivi controlli.
|