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CODICE CER Attribuzione e casi particolari ing. Nicola Giovanni GRILLO - Dott. Stefano BERNARDI
Catalogare correttamente un rifiuto, attribuendogli il codice CER più appropriato, costituisce il presupposto essenziale per ben “gestire” tutte le fasi successive: dalla raccolta fino all’avvio a recupero o allo smaltimento finale. Quella che dovrebbe essere una semplice operazione di codifica è, spesso, resa assai ardua dalla continua evoluzione della legislazione vigente in materia ambientale; a volte, la velocità evolutiva è tale che non si è avuto il tempo di assimilare un cambiamento e già ne è arrivato un altro! Per non parlare, poi, del fatto che, troppo frequentemente, le modifiche o le integrazioni a testi originari sono contenute in provvedimenti che nulla hanno a che vedere con il settore specifico, complicando ancor di più il reperimento e l’omogeneizzazione delle diverse normative cui bisogna attenersi per la corretta gestione dei rifiuti. In materia ambientale, è la stessa definizione di “rifiuto” che rende impossibile la redazione di un catalogo esaustivo, nel quale trovare tutta la casistica che si può incontrare nella realtà operativa. È comprensibile, quindi, che se da una parte il catalogo riporta necessariamente molte voci generiche, applicabili cioè a rifiuti con caratteristiche chimico-fisiche assai diverse tra loro, da un'altra si avranno sempre dei rifiuti ai quali è impossibile attribuire univocamente un codice che non lasci spazi a dubbi o interpretazioni diverse. Scopo di questa pubblicazione è quello di costituire un riferimento, di facile ed immediata consultazione, per quanti, Professionisti, Consulenti, Organi di controllo o Imprenditori, hanno la necessità di avere a portata di mano una edizione del Catalogo Europeo dei Rifiuti che sia di facile ed immediata consultazione. Il testo è stato arricchito, inoltre, con un capitolo nel quale sono riportati i codici CER raggruppati per alcuni specifici settori di provenienza (agricoltura, autodemolizione, beni contenenti amianto, scavi, costruzioni e demolizioni, dismissione di serbatoi interrati…), frutto dell’ampia e consolidata esperienza operativa degli autori. Come dire: chi ben cataloga è a metà dell’opera! |