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RIFIUTI DI OLI E GRASSI ALIMENTARI ESAUSTI - RACCOLTA E RECUPERO ing. Nicola Giovanni GRILLO
In Italia, vengono consumati ogni anno, per uso alimentare, poco meno di 1,5 milioni di tonnellate di oli vegetali, di cui la metà è costituita da olio d’oliva. Circa 280mila tonnellate l’anno diventano un “rifiuto”, indicato come olio alimentare esausto. Si stima che la gran parte di questo - quasi 240mila tonnellate l’anno - vada a finire nelle reti fognarie. Ciò, oltre ad essere causa di serio inquinamento ambientale, comporta un notevole sperpero energetico ed ingenti danni economici diretti ed indiretti. Se riversato nel suolo, inoltre, l’olio può arrivare a deteriorare le caratteristiche organolettiche di intere falde idriche e in ogni caso forma uno strato impermeabile intorno alle radici delle piante, influendo negativamente sulla loro crescita. Di contro, se raccolto, l’olio diviene una preziosissima risorsa per produrre energia elettrica, carburante, calore o luce. Il testo si propone sia di fornire le necessarie indicazioni per attuare la corretta gestione del “rifiuto” d’olio alimentare esausto - in tutte le fasi previste dalla vigente normativa – sia di contribuire a sensibilizzare la popolazione su un problema tanto diffuso quanto sconosciuto. |