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ROTTAMI METALLICI - GLI IMPIANTI DI RECUPERO ing. Nicola Giovanni GRILLO
Quella del riciclaggio dei “rifiuti” metallici è, in Italia, un’attività assai importante, tanto sul piano ambientale quanto su quello economico. Infatti, il recupero dei metalli costituisce un settore di rilievo economico nazionale non trascurabile, essendo l’Italia l’undicesimo produttore al mondo di acciaio. E ciò, nonostante la peculiarità italiana sia quella di avere molte mini-acciaierie che costituiscono il 60% del comparto. Nel particolare settore del “riciclaggio di rifiuti metallici”, il ruolo principale, ma anche il più delicato, per le conseguenze anche penali che ne possono scaturire, lo svolgono i Gestori degli impianti dove vengono effettuate le “operazioni di recupero”. La delicatezza è dovuta al fatto che le normative applicabili sono innumerevoli, a volte incomprensibili, a volte diverse fra una provincia e l’altra, a volte perfino applicate ad personam. La vigente normativa in materia di rifiuti prevede disposizioni specifiche per ogni tipologia di attività di gestione degli stessi. Prima ancora di procedere alla realizzazione di impianti di recupero dei rifiuti e di chiedere le relative autorizzazioni e approvazioni, è necessario verificare la eventuale presenza, nel territorio in cui si intende realizzare l’impianto, di particolari limitazioni o vincoli ambientali, fisici, sociali e urbanistici. In ogni caso, le attività, i procedimenti e i metodi di recupero o di smaltimento di ciascuna delle tipologie di rifiuti non devono costituire un pericolo per la salute dell'uomo o recare pregiudizio all’ambiente. È da tali succinte considerazioni che è scaturita la necessità di redigere queste prime Linee guida, contenenti i principali requisiti tecnici che gli impianti di recupero dei metalli devono possedere e le normative specifiche cui fare riferimento. |